«Banche centrali e governi agiscano per non perdere la sovranità monetaria»

L’INTERVISTA. FABRIZIO PAGANI. GLOBAL HEAD ECONOMICS E CAPITAL MARKET STRATEGY DI MUZINICH

di Alessandro Graziani

«Valute digitali, clima e debito pubblico (e privato). Tre sfide globali in cui svolgono un ruolo nuovo e decisivo le banche centrali, ormai parte decisiva della governance della nostra società. Se per decenni si sono occupate di tassi e inflazione, ora per una serie di ragioni storiche le banche centrali stanno assumendo un ruolo più ampio per le nostre società. A maggior ragione va tutelata la loro indipendenza e, ovviamente, va garantita anche la necessaria interlocuzione con le istituzioni di governo e i parlamenti». Fabrizio Pagani, un passato al Mef e all’Ocse, è ora global head of Economics and Capital Markets Strategy di Muzinich oltre che promotore dell’associazione M&M. In questa intervista spiega perché il ruolo crescente delle banche centrali nella società rappresenta anche una sfida perché ciò avvenga «mantenendo la piena credibilità e agendo nell’ambito dei mandati» . Partiamo dai piani di acquisto di debito. Nell’ultimo decennio, i bilanci delle banche centrali sono cresciuti notevolmente. Troppo, secondo alcuni. Che ne pensa? «L’importo delle obbligazioni acquistate dall’Eurosistema attraverso i suoi diversi programmi (APP e PEPP) si attestava a metà aprile 2021 a circa 4000 miliardi di euro, di cui il 75% dei titoli di Stato. Allo stesso modo, nell’aprile 2021 le attività di proprietà della Fed ammontavano a oltre 7700 miliardi di dollari, di nove volte superiore a quanto all’inizio del 2008. La Bce e la Fed finiranno per possedere tra il 25% e il 30% del debito dei loro governi e la Banca del Giappone oltre il 40%». Acquisti destinati a proseguire, ma fino a quando? E soprattutto come sarà poi “gestito” questo debito? «Si tratta di domande che sono particolarmente pressanti per Paesi ad alto indebitamento come l’Italia. Le banche centrali intraprenderanno il loro rinnovo indefinitamente, estendendone eventualmente la scadenza? Questo debito verrà eventualmente reso perpetuo o addirittura annullato come da qualcuno proposto? Nel caso dell’Unione Europea, la BCE sostituirà progressivamente il debito nazionale con quello sovranazionale emesso dalla Commissione nell’ambito di programmi come il Next Generation EU? Ogni banca centrale ha il proprio mandato, la propria cultura e le proprie prassi. Conseguentemente, queste domande possono, eventualmente, trovare risposte differenti a seconda della giurisdizione interessata. Tuttavia, vi è un interrogativo generale sul ruolo che le banche centrali giocheranno nel lungo termine nei confronti dei crescenti livelli di indebitamento pubblico e della crescente quantità di debito nazionale».

Il secondo “ruolo nuovo” delle banche centrali è quello che avranno con le valute digitali “ufficiali” in via di sperimentazione. «Lo sviluppo di valute private è una possibilità reale: il bitcoin potrebbe presto essere accettato come mezzo di pagamento da alcune aziende. Il rischio distopico di frammentazione, moltiplicazione e concorrenza delle valute potrebbe presto diventare concreto, così come la possibilità di creare aree valutarie digitali internazionali sponsorizzate privatamente». Il rischio di anarchia valutaria preoccupa solo la Cina o anche le altre banche centrali? «Di fronte a questa minaccia, ma anche per la possibilità? che si aprono di utilizzare nuovi strumenti per adempiere al proprio mandato, le banche centrali stanno esplorando più? attivamente se e come creare valute digitali. Anche la Bce, in dialogo con le altre istituzioni europee, lo sta facendo. Numerosi sono ancora i nodi da sciogliere: l’accesso, la privacy, la sicurezza, l’antiriciclaggio, le possibili restrizioni d’uso, la remunerazione». Le valute digitali cambieranno il ruolo delle banche centrali? «La digitalizzazione della moneta apre nuovi scenari e la sua introduzione potrebbe avere vaste ramificazioni, la politica monetaria ne potrebbe essere trasformata. Ad esempio la trasmissione dei tassi di interesse ai tassi sui depositi delle famiglie potrebbe diventare più diretta e immediata e qualcuno perfino immagina una remunerazione differenziata, con tassi di interesse diversi applicati a soggetti diversi». L’euro digitale si farà? «Allo stato attuale nessuna delle principali banche centrali ha preso la decisione finale di emettere CBDC ma in questo ambiente mutevole e incerto, le banche centrali e i governi devono agire e reagire rapidamente se vogliono mantenere la sovranità monetaria».

Anche sui cambiamenti climatici e la transizione energetica le banche centrali giocheranno un ruolo decisivo e nuovo. «La lotta al cambiamento climatico va ben al di là delle competenze delle banche centrali. Tuttavia, il cambiamento climatico oltre ad avere un impatto sull’economia, ha anche un impatto sulla stabilità finanziaria e persino su quella dei prezzi. C’è quindi un consenso crescente sul fatto che le banche centrali, pur senza essere gli attori principali, debbano svolgere un ruolo attivo sia a livello di politica monetaria che di stabilità finanziaria e regolamentazione prudenziale».

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Articolo tratto da “Il Sole 24 Ore” del 20/05/2021