Forward guidance e 2% simmetrico: le parole chiave del Consiglio Bce

Oggi il direttivo. Nella prima riunione dopo il riesame della Strategy Review inizierà a prendere forma la nuova politica monetaria della Banca centrale

di Isabella Bufacchi

FRANCOFORTE

La Bce deciderà oggi come perseguire l’obiettivo di inflazione simmetrico del 2% a medio termine, che è il nuovo e più chiaro ancoraggio delle aspettative di inflazione per mantenere la stabilità dei prezzi. Nella prima riunione del Consiglio direttivo dopo l’esito del riesame approfondito della Strategy review, la nuova strategia di politica monetaria della Bce inizia oggi a prendere forma. E come sarà? C’è da attendersi prima di tutto che la Banca centrale europea modifichi uno dei suoi principali strumenti della politica monetaria, utilizzato dal luglio 2013: la forward guidance.

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Forward guidance

Indicazioni prospettiche

Le cosiddette “indicazioni prospettiche” sono quelle informazioni che indicano le future intenzioni di politica monetaria, principalmente sull’andamento futuro dei tassi d’interesse. In aggiunta all’insieme dei tre tassi di riferimento, strumento “primario” di politica monetaria, la cassetta degli attrezzi della Bce è stata dotata di altri strumenti: la forward guidance, gli acquisti di attività e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine TLTRO. Quando utilizzati tutti insieme, come sta avvenendo adesso, questi attrezzi si rafforzano l’un l’altro.

La forward guidance è uno strumento molto potente. In questa fase di ampio accomodamento, contribuisce a mantenere il costo del denaro molto basso per imprese e famiglie. È stata menzionata la prima volta dal Consiglio direttivo del 4 luglio 2013, in risposta alla turbolenza provocata sui mercati dell’area dell’euro dal contagio del “taper tantrum” negli Usa dopo le dichiarazioni sul tapering da parte di Ben Bernanke, chairman della Federal Reserve. Il libro “Monetary Policy in Times of Crisis – A Tale of Two Decades of the European Central Bank” (Massimo Rostagno, Carlo Altavilla, Giacomo Carboni, Wolfgang Lemke, Roberto Motto, Arthur Saint Guilhem e Jonathan Yiangou) ricostruisce la creazione delle indicazioni prospettiche, per dare maggiore enfasi alla comunicazione ufficiale sulla connessione tra l’obiettivo di medio termine della politica monetaria e l’andamento futuro dei tassi d’interesse: la forward guidance serviva ad aumentare la trasparenza e a rafforzare l’impegno della Bce sulla stabilità e sul controllo della parte più breve della curva dei rendimenti come precondizione indispensabile per l’orientamento di politica monetaria. Da allora è stata modificata fino al settembre 2019.

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Obiettivo 2% simmetrico

Politica monetaria

Le indicazioni prospettiche andranno dunque ridefinite oggi per tener conto del nuovo obiettivo del 2% simmetrico. La forward guidance contenuta nell’ultima decisione di politica monetaria, risalente al 10 giugno, indica le intenzioni sui tassi d’interesse: «Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché la Bce non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo». Questa è la formulazione introdotta il 12 settembre 2019, in occasione dell’ultimo Governing council sotto la guida del presidente Mario Draghi, quando venne tagliato il tasso di interesse sui depositi di 10 centesimi a -0,50% e riavviato il programma di acquisto di attività PAA al ritmo mensile di 20 miliardi.

Il Consiglio direttivo oggi sostituirà il riferimento al livello «prossimo ma inferiore al 2%» con il nuovo obiettivo simmetrico al 2%: è prevedibile che manterrà il riferimento all’orizzonte del medio termine, alla condizionalità collegata all’andamento dell’inflazione, in particolare all’inflazione di fondo (ovvero la core inflation che è la più lontana dall’obiettivo e anche quella meno influenzata da fattori temporanei).

In aggiunta, il Governing Council dovrà valutare se è il caso di cambiare la forward guidance per allinearla a una serie di altre indicazioni emerse dalla Strategy review, soprattutto in merito all’impegno di un’azione «persistente»: 1) la simmetria implica che scostamenti negativi e positivi dall’obiettivo sono considerati ugualmente inopportuni; 2) la Bce riconosce apertamente il problema del “limite inferiore dei tassi di riferimento” o lower bound, vincolo che sta limitando la sua capacità di ridurre ulteriormente i tassi ufficiali; 3) la Bce si è impegnata ad attuare «misure particolarmente incisive o persistenti» – in prossimità come ora del limite inferiore – per evitare che un’inflazione troppo bassa a lungo si radichi nelle aspettative.

 

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una catena fino al QE

Dopo il rialzo dei tassi

Resta da vedere se il nuovo obiettivo simmetrico dell’inflazione al 2% avrà un impatto sulla forward guidance a catena: partendo dai tassi arriva al programma PAA i cui acquisti netti mensili di attività «termineranno poco prima che la Bce inizierà a innalzare i tassi di riferimento». Il reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza proseguirà «per un periodo prolungato di tempo» dopo il primo rialzo dei tassi.

Non sono attese decisioni oggi sul Pepp, trattandosi di uno strumento d’emergenza pandemica ed essendo la fine della pandemia molto incerta.

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Fonte

Articolo tratto da “Il Sole 24 Ore” del 22/07/2021