Adesso avanti con la legge sulla diversity

di Guido Corbetta*

Acquisito il dato ormai scontato che le aziende familiari rappresentano la struttura portante del sistema economico italiano, in particolare di quello manifatturiero, i dati dei gruppi familiari presenti in Italia (8 mila 589) confermano le loro ottime condizioni economiche. In media, rispetto al 2019, le imprese presentano risultati migliori in termini di ricavi, redditività, solidità e occupazione. La XIV edizione dell’Osservatorio AUB consente di identificare anche due punti di miglioramento necessari per accelerare i processi di crescita: la ancora scarsa propensione alla apertura del capitale e la necessità di una migliore organizzazione del governo delle imprese. Sul tema dell’apertura del capitale, il numero delle aziende familiari che si sono quotate o che si sono aperte all’ingresso di soci terzi è ancora limitato. Ciò riduce il potenziale delle imprese di adottare strategie di crescita più aggressive, anche attraverso operazioni di M&A. Per affrontare questo punto di debolezza si potrebbe partire da interventi sul secondo punto di debolezza, cercando di far evolvere i modelli di govemance. Il 28% delle imprese familiari italiane adotta il modello dell’amministratore unico, un modello che presenta molti rischi legati soprattutto alla successione. Le aziende familiari presentano poi un grado di diversity nei consigli di amministrazione ancora limitato in termini di età, genere e appartenenza alla famiglia proprietaria. L’Osservatorio Aub consente di affermare che esiste una correlazione positiva, di magnitudo non marginale e statisticamente significativa tra grado di diversity nei cda e performance delle aziende familiari. Le ragioni di questo risultato sono semplici: consiglieri con culture, esperienze, competenze diverse possono integrarsi tra loro aggiungendo valore all’impresa. In totale, solo 344 sul totale di 8 mila 589 gruppi familiari rispettano tutti i requisiti di diversity indicati. Una così scarsa diffusione induce a proporre la necessità di modifiche legislative che accelerino il percorso con qualche premialità per le imprese. In questa direzione, sarà da monitorare con attenzione il percorso del disegno di legge proposto da Aidaf.

 

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*Cattedra Aidaf-EY di Strategia delle aziende familiari in memoria di Alberto Falck, Università Bocconi

Articolo tratto da “L’Economia del Corriere della Sera” del 23/01/2023