Perché le aziende familiari sono più resilienti
Alcune caratteristiche delle famiglie imprenditoriali amplificano le capacità del top management team di assorbire e riprendersi dagli shock, secondo un’analisi di Bocconi, Unicredit e AIDAF
di Fabio Todesco
La letteratura scientifica ripete spesso che le imprese familiari riescono ad assorbire gli shock e a rilanciarsi meglio delle altre – in altre parole, che sono più resilienti – ma senza individuare tutte le determinanti di questa caratteristica, in particolare trascurando quelle relative alla famiglia. Un’analisi condotta da Bocconi, UniCredit e AIDAF, La resilienza delle imprese familiari e delle famiglie imprenditoriali, individua tale ragione nell’interazione tra resilienza dell’impresa e resilienza della famiglia imprenditoriale.
Attraverso un questionario e interviste individuali a 146 top manager di imprese familiari italiane (il 94% dei quali membri della famiglia proprietaria) gli studiosi della Cattedra AIDAF-EY di Strategia delle Aziende Familiari in memoria di Alberto Falck individuano in alcune caratteristiche del top management team (TMT) la determinante principale della resilienza. Gli effetti di queste caratteristiche risultano, inoltre, amplificati da corrispondenti caratteristiche della famiglia proprietaria, determinando così la maggiore resilienza delle imprese familiari.
Nell’analisi, condotta negli ultimi mesi, gli studiosi individuano i tratti decisivi del TMT nel determinare la resilienza aziendale a fronte, soprattutto, della crisi determinata dalla pandemia e li raggruppano in tre categorie:
• visione del mondo del TMT (visione positiva dell’impatto del COVID sul business e orientamento imprenditoriale); | |
• caratteristiche del TMT (supporto reciproco e varietà di background); | |
• comunicazione e relazioni aziendali (processi decisionali efficaci e presenza o meno di conflitti tra eredi dopo l’ultimo passaggio generazionale). |
Queste qualità, nel modello disegnato dai ricercatori, si traducono in decisioni strategiche migliori in fatto di innovazione, M&A, investimenti in ambito sociale. Tali decisioni determinano, a loro volta, migliori risultati aziendali.
La resilienza della famiglia imprenditoriale risulta dipendere da:
• visione del mondo della famiglia (capacità di affrontare le avversità, visione del mondo positiva e condivisione di valori profondi); | |
• caratteristiche della famiglia (flessibilità della famiglia e intensità e qualità delle relazioni familiari); | |
• comunicazione e relazioni familiari (chiarezza e trasparenza nelle relazioni e collaborazione nel prendere decisioni). |
“La capacità della famiglia di affrontare le avversità, per esempio,” afferma Fabio Quarato della cattedra AIDAF-EY, “rafforza l’impatto dell’orientamento imprenditoriale del TMT sull’innovazione, permette di continuare a investire in CSR anche quando le prospettive di crescita non sono ottimali e mitiga gli impatti negativi dei conflitti tra eredi.”
In un altro esempio, la flessibilità della famiglia (capacità di adattarsi ai cambiamenti) riesce a salvaguardare l’occupazione e a incentivare gli investimenti socialmente responsabili e in innovazione soprattutto quando si interseca con una forte diversity di background del TMT.
“Un aspetto chiave emerso con forza,” conclude Guido Corbetta, titolare della Cattedra AIDAF-EY, “è che le discontinuità si presentano spesso come processi, non eventi puntuali, e le famiglie hanno la possibilità, e in un certo senso la responsabilità, di prepararsi per tempo. In molte interviste gli imprenditori ci hanno raccontato come le famiglie si allenino ad affrontare gli imprevisti tutti insiemi, anche attraverso esperienze semplici come una vacanza volutamente non pianificata in ogni particolare.”
“Da questa importante analisi esce la innegabile forza delle aziende familiari. Avere una famiglia che dà energia all’impresa è un valore aggiunto che coinvolge tutte le attività della società. In AIDAF questo messaggio positivo si respira in ogni incontro tra di noi,” dichiara Francesco Casoli, presidente di AIDAF – Italian Family Business.
“Con il team di UniCredit Wealth Management abbiamo intervistato in presenza quasi 150 imprenditori, per approfondire gli elementi di natura più qualitativa sulle reazioni e sui progetti messi in atto nelle aziende a seguito di shock o forti discontinuità. Abbiamo ascoltato dal vivo gli imprenditori e compreso le risorse che le famiglie estraggono dal loro Dna nei momenti di difficoltà. Solo con l’ascolto possiamo offrire soluzioni veramente su misura ai nostri clienti, con servizi e prodotti orientati alla gestione di temi delicati quali la governance familiare, il passaggio generazionale e di business advisory, sfruttando il potenziale del nostro network di Gruppo,” sottolinea Renato Miraglia, Responsabile Wealth Management Italy UniCredit.
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Articolo tratto da “Knowledge” del 26/09/2022